LA STORIA DEL PARQUET: TUTTO COMINCIÒ CON IL LEGNO DEL NEOLITICO
Parte oggi la rubrica Storia del parquet, un viaggio alla scoperta delle origini del legno usato come pavimentazione.
Legno per coprire la terra e proteggersi dal freddo: la storia del parquet comincia addirittura nel Neolitico, quel periodo storico che comincia all’incirca nell’8.000 a.C.. Legno a terra con uno scopo funzionale e non estetico, certo, ma è innegabile che sin dall’alba dei tempi al parquet – ai suoi antenati – siano state riconosciute enormi potenzialità.
LE ABITAZIONI DI LEGNO PER LE NUOVE COMUNITÀ
Capanne con intelaiatura di legno, rami e intrecci vegetali, con pareti intonacate con argilla, ammorbidita con acqua e poi lasciata seccare sull’incannucciato ligneo e pavimenti di legno. Era questa un’abitazione standard nel Neolitico, prodotto delle fondamentali trasformazioni delle abitudini di vita dei gruppi umani che, da cacciatori nomadi costretti a seguire i branchi di animali, diventano agricoltori e allevatori, dando vita a comunità stanziali. Nascono così i primi villaggi nelle aree pianeggianti di fondovalle o a mezza costa lungo le principali vallate, zone favorevoli alle pratiche agricole e all’allevamento. Gruppi di capanne di legno e paglia che rappresentavano le prime comunità stanziali, pronte a cominciare a intrecciare relazioni con altri gruppi.
LE PALAFITTE, IL LEGNO SALVAVITA
Legno, paglia e canna di bambù costituivano fondamenta e struttura anche delle palafitte, capanne costruite su lunghi pali conficcati sul fondo di una palude o di un lago. Nacquero quando gli uomini del Neolitico di resero conto che le loro capanne, costruite senza porte, potevano essere facilmente aggredite da nemici e animali feroci. Così, verso la fine del Neolitico, l’uomo cominciò a costruire le sue abitazioni di legno sull’acqua, ostacolo naturale a potenziali attacchi. Le palafitte erano collegate alla terraferma attraverso passerelle di legno, che durante la notte venivano ritirate.
LA VERSATILITÀ DEL LEGNO
Non solo legno come pavimentazione e legno come struttura portante della propria abitazione. Nel Neolitico vengono fabbricati i primi utensili in legno e pietra levigata – da qui il nome: neo, nuovo, lìthos, pietra. Il Neolitico è l’età della pietra nuova –, come asce e accette, utilizzati sia per il taglio degli alberi e la lavorazione del legno, sia per i lavori nei campi. Le asce e le accette, fabbricate con robuste lame di pietra incastrate, erano legate a un manico di legno. I falcetti, invece, avevano un manico di legno ricurvo su cui erano incastrate lamine affilate di selce una a fianco all’altra
I RECIPIENTI IN CERAMICA DEL NEOLITICO
Proprio a partire dal Neolitico, l’uomo è in grado di produrre i beni di cui ha bisogno: la coltivazione dei campi e l’allevamento degli animali consentono di produrre e di accumulare riserve di cibo. Migliorano, di conseguenza, le condizioni di vita e inizia la crescita costante della popolazione. Oltre agli utensili di legno, fanno in questi anni la comparsa i recipienti in ceramica, vasi e oggetti modellati con argilla, impastati con acqua e poi cotti. I recipienti in terracotta diventano indispensabili per conservare i prodotti alimentari, per cuocere i cibi, per mangiare e bere.