Si può usare il robot aspirapolvere sul parquet?
Per secoli le tecniche di pulizia quotidiana della casa — su tutte spazzare e lavare i pavimenti — sono rimaste quasi invariate. Miglioravano i prodotti, sì, ma alla fin fine la fatica bisognava farla comunque, seppure con qualche comodità in più: dalla scopa all’aspirapolvere, da questo alla scopa elettrica senza fili. Finché sono arrivati i robot, tra le primissime avanguardie della cosiddetta domotica, cioè l’insieme delle tecnologie avanzate pensate per migliorare la vita domestica. Oggi molto diffusi, quei piccoli automi che scorrazzano in autonomia per gli ambienti “mangiando” la polvere li troviamo a prezzi per tutte le tasche. Ma chiunque abbia un prezioso parquet da trattare con la massima cura potrebbe chiedersi: si può usare il robot aspirapolvere sul parquet?
Indice
L’evoluzione dei robot aspirapolvere
I primissimi esemplari di robot aspirapolvere arrivarono già negli anni ’90. All’epoca sembravano quasi fantascienza, ma avevano dei grossi problemi: erano molto costosi, e soprattutto non erano così comodi come in molti speravano. Quando arrivavano davanti a un ostacolo, infatti, si bloccavano. Per farli funzionare a dovere occorreva togliere praticamente tutto dal pavimento. E a quel punto, fatta la fatica, forse non si faceva prima a pulire a mano?
Nel corso degli anni, comunque, gli apparecchi sono migliorati sempre di più. A causa dei prezzi tutt’altro che raggiungibili, però, non riuscivano a uscire dalle loro piccolissime nicchie di mercato. La svolta è arrivata negli ultimi dieci anni. Costi più bassi e tecnologie sempre più avanzate hanno permesso una grande diffusione nella case di tutto il mondo.
Da circa 7/8 anni esistono versioni molto più “intelligenti” rispetto al passato, in grado di mappare l’ambiente da pulire tramite telecamere, sensori laser e app, così da coprirlo tutto.
Esistono inoltre modelli che possono riconoscere automaticamente il passaggio da una stanza diversa così da cambiare tipologia di azione, se necessario.
I prodotti più moderni nel campo dei robot per la pulizia della casa hanno anche la capacità di lavare i pavimenti.
I problemi del robot aspirapolvere sul parquet
Essendo un materiale vivo — la sua bellezza senza tempo sta proprio lì — il legno può subire danni meccanici dovuti a urti e graffi. E le ruote che permettono ai robot di muoversi hanno dato non poche preoccupazioni ai possessori di parquet. Ma se questo poteva succedere con i modelli più antiquati, oggi si può stare molto più tranquilli dato che le ruote sono generalmente in gomma (consigliamo comunque di controllare bene prima dell’acquisto).
Altro potenziale grattacapo: la funzione lavapavimenti.
Come sappiamo bene, il parquet si può rovinare a contatto coi liquidi. Per questo la pulizia va sempre fatta con pochissima acqua e l’asciugatura deve essere immediata, così da evitare macchie e aloni.
Se nei vecchi modelli di robot lavapavimenti di acqua ne fuoriusciva sempre troppa per i “gusti” di un pavimento in legno, i più moderni non hanno di questi problemi. Esistono infatti sistemi elettronici che sono in grado di dosare perfettamente l’acqua necessaria per rimuovere lo sporco.
Resta tuttavia un potenziale rischio. Se il parquet ha qualche difetto, come ad esempio delle fessurazioni, l’acqua potrebbe infiltrarsi e causare danni. Lo stesso se il robot tende a passare più volte sullo stesso punto, come capita nei modelli più economici e meno avanzati.
Olio o vernice? La finitura migliore per chi ha un robot aspirapolvere
Con i robot aspirapolvere, e soprattutto con quelli che lavano anche i pavimenti, la soluzione più indicata, riguardo alla finitura, è senza dubbio la vernice. Questa, infatti, protegge meglio il legno rispetto all’olio, grazie a un film trasparente che preserva la superficie da graffi e urti. Inoltre rende il lavaggio più semplice, essendo il legno meglio protetto dai liquidi.
Nella gamma Solid di Renner Italia esistono quattro vernici a base acquosa specifiche per parquet. Differiscono tra loro per l’effetto finale, più o meno brillante. Sono:
- SolidZero: a zero gloss. È invisibile e non dà riflessi;
- SolidNature: 5 gloss;
- SolidClassic: 20 gloss;
- SolidCrystal: 50 gloss, quindi molto brillante.
Tutte quante sono a ridottissimo contenuto di solventi, non presentano sostanze problematiche per la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente, e inoltre sono formulate con degli speciali filtri UV che rallentano l’invecchiamento naturale del legno dovuto all’esposizione al sole.