Se dal parquet spuntano… i funghi!
Lo abbiamo detto più volte: il legno è materia viva e il parquet è il modo migliore per portare in casa propria quella sensazione di calore, di vita che il legno è in grado di trasmettere.
Ci sono però dei casi in cui la sensazione è fin troppo evidente, come ad esempio quello della famiglia di Savona che, dopo qualche giorno di assenza dalla propria abitazione, al rientro ha trovato una famigliola di funghi nel bel mezzo del proprio pavimento in legno.
Sì, funghi, proprio come in un bosco, peccato che fossero spuntati proprio lì accanto al tavolino da caffè, in mezzo ai due divani del soggiorno. Una sorpresa colta con un sorriso dagli abitanti della casa, con stupore invece da parte degli esperti del parquet.
In una intervista rilasciata alla redazione savonese de “La Stampa”, titolare di un’azienda di posa e ripristino di pavimenti in legno, ha infatti ammesso di non aver «mai sentito una cosa del genere in tanti anni di lavoro nel settore».
Eppure la spiegazione è tanto semplice quanto utile alla riflessione: le spore sarebbero state contenute direttamente nel legno utilizzato per il parquet che a quanto pare è un prodotto cinese. Così come nel resto dei mercati, infatti, la Cina sta provando a fare breccia anche nel mercato del parquet, ma questo caso ha messo in evidenza uno dei più grossi limiti dei prodotti asiatici in commercio spesso a prezzi stracciati. Prezzi stracciati che però possono essere garantiti soltanto perché i materiali utilizzati tanto per la produzione tanto per la finitura non sono certificati. La certificazione infatti è l’unica attestazione attraverso la quale l’utente finale ha la possibilità di sentirsi al riparo da sgradite sorprese come i funghi, ad esempio.
L’utilizzo di materiali non certificati, infatti, può portare con sé rischi non solo per la casa (si pensi, ad esempio, alla possibile presenza di larve di insetti che, una volta posato il parquet, potrebbero proliferare liberamente), ma anche per la salute degli abitanti. Un esempio? Le muffe ( funghi, per l’appunto), si riproducono attraverso le spore. Queste, se inalate, nei casi più gravi possono addirittura portare conseguenze serie per la salute come infiammazioni o lesioni polmonare oltre che allergie.
Per ovviare a questi fastidiosi – e in alcuni casi pericolosi – inconvenienti, quindi, è necessario fare ricorso all’utilizzo di prodotti certificati proprio perché la è garanzia dei test e dei trattamenti effettuati.
Nello specifico, oltre al legno è quindi importante scegliere prodotti certificati per la finitura e per la manutenzione. Renner ha quindi scelto di investire in maniera forte sulla qualità dei suoi prodotti e quindi su ricerca e sviluppo, tanto che la divisione di settore conta 40 tra i migliori ricercatori al mondo.
Dal lavoro dei tecnici e dalla ricerca scientifica sono nate quindi anche le vernici apposite per il parquet della gamma Solid oltre che tutti i prodotti per la cura dei pavimenti in legno.
Tra le qualità specifiche delle vernici per parquet della gamma Solid ci sono la stabilità e la durata nel tempo, garantite dal programma UV+ Protection. Le finiture e gli oli della gamma Solid sono realizzati con assorbitori UV che blindano i polimeri della vernice, prevenendo la degradazione e lo scolorimento.
Questi disperdono l’energia della luce assorbita dai raggi UV sotto forma di calore tramite un processo di trasferimento intramolecolare riducendo l’assorbimento dei raggi UV da parte dei polimeri che, quindi, rimangono stabili nel tempo.
Quanto alle certificazioni, poi, i prodotti Solid rispettano la normativa UNI EN 71.3/2002 che impone l’esclusione dei metalli pesanti il che li rende ideali per l’utilizzo in interno anche in presenza di soggetti allergici o addirittura sensibili.