Quali sono i legni per parquet più pregiati?
Nel mondo del parquet le opzioni possibili sono virtualmente infinite, per tutte le tasche, tutti i gusti e tutte le esigenze. Le variabili sono molteplici: oltre alle essenze e al tipo di posa ci sono ad esempio differenze in base alla classificazione di qualità estetica, alla lavorazione, al trattamento. Ma quali sono i legni per parquet più pregiati?
La risposta dipende da svariati fattori, legati alla lavorazione (taglio, stagionatura), alle specifiche tecniche (resistenza, durevolezza, ecc.), alla rarità del legno o alle caratteristiche estetiche.
Il parquet in legno massello
Il parquet in legno massello — conosciuto anche come tradizionale — è quello che è costituito interamente da legno nobile, a differenza del multistrato che invece è costituito da uno strato di legno nobile (che rimane a vista) incollato a strati di altri tipi di legno.
Se si desidera un parquet di un certo livello si opterà per questo tipo di soluzione.
Questo però non significa che un parquet in legno massello realizzato con un’essenza pregiata sia in assoluto superiore di uno prodotto con una più comune. La scelta “migliore in assoluto”, nel vasto panorama della pavimentazione in legno, non esiste. Perché tutto dipende dal luogo in cui viene installata, dal gusto e dallo stile, dalle esigenze tecniche (ad esempio le condizioni del massetto o la presenza di un riscaldamento a pavimento) e ovviamente dalla disponibilità economica.
Le essenze più pregiate per il parquet: i legni europei
- Rovere. Proveniente da una specie ben precisa di quercia, la Quercus petraea, questo legno è facilmente lavorabile e molto durevole nel tempo. Il colore va dal chiaro e caldo al bruno. È una delle essenze più adattabili ai diversi stili di arredamento, dal rustico all’industriale, dal minimal alle più recenti tendenze japandi e cottagecore.
È usato per l’arredamento di pregio ma anche per realizzare sculture. Facile da lavorare e lucidare, ha lo svantaggio di essere attaccato dagli insetti, per questo viene appositamente trattato. - Noce. È un legno semiduro appartenente alla famiglia delle Juglandaceae. Facile da lavorare, garantisce una lunga durata nel tempo. Si usa per realizzare arredi, interni di auto lussuose, intarsi e strumenti musicali.
Ci sono differenze tra il noce nazionale e quello americano, e riguardano soprattutto il colore. Il noce italiano presenta una tonalità marrone con striature che vanno dal giallo al nero, passando per il grigio e il viola. Quello americano, invece, è più scuro, tendente al marrone cioccolato, con venature che si avvicinano al nero. - Olmo. È un’essenza molto dura e difficile da lavorare ma assai resistente al tempo e all’usura. Per i parquet si possono usare legni di diverse specie (soprattutto olmo campestre, olmo montano e olmo bianco), di conseguenza le varianti cromatiche sono molte, tutte comunque tendenti al chiaro.
- Ciliegio. Si usano sia il ciliegio europeo (Prunus avium, più pregiato e più chiaro) sia quello americano (il black cherry, meno pregiato è più scuro). Di base è rossiccio, ma tende ad ossidarsi abbastanza facilmente.
Quella del ciliegio è una delle essenze più longeve, nonché tra più eleganti. La bassa porosità lo rende adatto anche ad ambienti umidi. Non è però consigliato per l’uso in esterno. - Castagno. La Castanea sativa è tipica della vegetazione mediterranea e appartenente alla famiglia delle Fagaceae. È un legno leggero, compatto e facile da lavorare. Non viene attaccato da insetti o funghi perché produce da sé il tannino. È particolarmente resistente e si può usare anche per elementi a contatto con l’acqua: è infatti molto utilizzato nell’industria navale e nella produzione di botti per vini e liquori.
Il parquet presenta tonalità calde (bianco tendente al giallognolo o grigio, che vira al rossastro dopo la lavorazione. Marrone/bruno il durame) e ha delle caratteristiche venature, sottili e fitte.
Si adopera frequentemente per mobili, infissi, travi, arredi da giardino e pergolati.
I legni per parquet più pregiati tra quelli non europei
- Ebano Macassar. Nome scientifico Diospyros celebica, è di origine indonesiana. Cresce sull’isola di Sulawesi e il nome deriva dal porto principale: Makassar.
La zone di crescita è piuttosto limitata ed è per questo un’essenza piuttosto rara, forse la più costosa in assoluto, con prezzi che arrivano anche a diverse centinaia di Euro al metro quadro.
La sua colorazione è scura, con striature calde di tonalità marrone tendente al rossiccio. Richiede una stagionatura lenta e accurata. Viene usato principalmente in ebanisteria e nella fabbricazione di strumenti musicali. - Palissandro indiano. Presenta una colorazione marrone con striature nerastre o rossastre, ma le tonalità variano molto a seconda della specie. La caratteristica di questa pianta è il suo odore dolciastro molto persistente (viene anche detto legno di rosa, o rosewood, in francese bois de rose).
Oltre che per il parquet si utilizza per la produzione di mobili, stecche da biliardo, pezzi degli scacchi e strumenti musicali. Il suo olio essenziale è usato nell’industria cosmetica.
Come parquet è usato in ambienti molto eleganti e classici. Non è molto durevole. - Mogano. Appartenente al genere Swietenia, è originario dell’America tropicale. È un legno indeformabile dal colore bruno-rossiccio, ricco di venature.
Assai resistente sia al tempo e all’usura che alle sollecitazioni meccaniche, all’umidità e all’attacco di tarli e insetti, può essere utilizzato sia in aree ad alto traffico che all’esterno.
Facile da lavorare, è molto apprezzato da ebanisti e liutai. - Teak. Questa pianta (nome scientifico Tectona) nasce nelle foreste tropicali e subtropicali del sud e del sud-est asiatico. Il legno ha una colorazione che va dal giallo pallido al bronzo e tende a volte al rosso. È molto resistente all’acqua, ed è tra le essenze preferite per il decking e per l’industria navale.
Vi sono vari tipi di teak, scelti in base agli usi specifici.
Il parquet si può installare sia all’interno che all’esterno. Ha una notevole resistenza meccanica e sopporta benissimo l’umidità. Essendo costoso, viene spesso sostituito da teak sintetico. - Amaranto: fa parte della famiglia delle Leguminosae Caesalpiniaceae ed è un legno duro e robusto proveniente dall’America Meridionale. L’alburno è di colore biancastro mentre il durame è grigio-bruno. È con la stagionatura, però, che l’amaranto prende la sua caratteristica tonalità violastra, che ne fa una delle essenze più particolari.
Si tratta di un legno raro, duro e durevole nel tempo, usato perlopiù per oggetti di design e in ebanisteria. - Tiger Wood. Originario del Brasile (dove è noto anche come Gonçalo Alves), è ottenuto dalle piante di Astronium Fraxinifolium e di Astronium Graveolens. Presenta colori caldi che virano verso l’arancio, con striature marrone scuro, nette e irregolari, che assomigliano al manto della tigre (da qui il nome).
È un legno forte, robusto, capace di resistente all’usura. Si presta bene sia per ambienti dallo stile molto moderno che in interni più classici.
La manutenzione di un parquet pregiato
Chiunque possieda un parquet di un certo livello desidera “coccolarlo” e mantenerne la naturale bellezza il più a lungo possibile.
È quindi necessario utilizzare prodotti di alta qualità, che ne facciano risaltare le caratteristiche: colore, sfumature, venature, consistenza.
Qui entra in gioco la gamma Solid di Renner Italia.
Ci sono le vernici, gli oli, le cere, i detergenti e anche prodotti ausiliari come stucchi, sgrassatori e indurenti.
Scegliere e usare i prodotti più adeguati è un atto d’amore nei confronti del proprio pavimento in legno, per questo consigliamo sempre di rivolgersi e affidarsi agli esperti posatori, che sapranno suggerire essenze, trattamenti, modalità di posa, finiture e routine di manutenzione.