Perché la brillantezza di un parquet si misura in gloss?
Tra le tante opzioni possibili, quando c’è da scegliere una vernice, o una finitura in generale, una delle più importanti è la brillantezza superficiale. Che effetto avrà un dato prodotto sulla superficie che andrò a trattare? Si tratta di una caratteristica fondamentale perché la brillantezza influenza notevolmente la percezione del colore, delle forme e degli spazi. Di solito si adoperano termini di uso comune come opaco, lucido, satinato, specchiato, che danno l’idea dell’effetto estetico finale. Al di là delle definizioni commerciali, tuttavia, esiste un’unità di misura ben precisa, in questo ambito, ed è il gloss. Soprattutto per il parquet, sapere a quanti gloss corrisponde una finitura significa poter progettare al meglio la propria pavimentazione.
- Che cos’è il gloss?
- Come si misura?
- A quanti gloss corrispondono i termini lucido e opaco? Si usano anche per i prodotti per parquet?
Che cos’è il gloss?
La brillantezza di una superficie è determinata dalla quantità di luce che viene riflessa in modo speculare. Più luce viene riflessa in modo speculare, più brillante è la superficie.
L’intensità della riflessione speculare dipende da due fattori: il materiale della superficie e l’angolo d’incidenza della luce.
Per fare una dimostrazione pratica: se illuminiamo una parete bianca con una torcia, la luce verrà riflessa in tutte le direzioni. Questo è un esempio di riflessione diffusa. Se invece illuminiamo un specchio con una torcia, la luce verrà riflessa in un’unica direzione, esattamente opposta a quella del raggio incidente. In questo caso si tratta di riflessione speculare.
Negli anni ’30 del ‘900 si è iniziato a cercare un’unità di misura per questo fenomeno e uno standard di misurazione. L’unità di misura è stata chiamata gloss unit, o GU (gloss, in inglese, significa “lucentezza”), spesso abbreviata solo con gloss.
Oggi, per pitture e vernci, ci si basa su una norma internazionale, la UNI EN ISO 2813.
Come si misura?
La gloss unit viene misurata utilizzando un glossmetro, uno strumento che proietta un fascio luminoso su una superficie e misura la quantità di luce riflessa. Il glossmetro misura la luce riflessa a un angolo specifico. Generalmente si tratta di 60°, ma nel caso di bassi gloss, per ottenere risultati più precisi, si adoperano gli 85°. Per le superfici molto brillanti, invece, lo standard è di 20°.
La scala va da 0 gloss (molto opaco) a 100 gloss (molto lucido). Tuttavia, per le superfici metalliche la scala si estende fino a 2000 GU.
Il glossmetro viene calibrato su un vetro nero con riflessione speculare di 100 GU.
A quanti gloss corrispondono i termini lucido e opaco? Si usano anche per i prodotti per parquet?
La classificazione in termini non numerici dei valori di gloss sono i seguenti:
- molto opaco: < 5 gloss;
- opaco da 5 a 10 gloss;
- semiopaco: da 11 a 30 gloss;
- semilucido: da 31 a 60 gloss;
- brillante: da 61 a 80 gloss
- molto brillante: > 81 gloss.
Si tratta comunque di espressioni di uso commerciale, che possono quindi variare da produttore a produttore.
Per quanto riguarda le vernici per parquet, ad esempio, nella gamma Solid di Renner Italia, troviamo:
- SolidZero: circa 3 gloss, dunque ad alta opacità;
- SolidNature: opaco a effetto naturale, circa 5 gloss;
- SolidClassic: semiopaco, circa 20 gloss
- SolidCrystal: a effetto semilucido, circa 50 gloss.
Anche nel caso degli oli per parquet si utilizzano i gloss. Ecco come si collocano sulla scala GU quelli prodotti da Solid:
- SolidOil: opaco, circa 5 gloss;
- SolidOilNature: è un olio sbiancante, indicato per parquet chiari. Anche questo ha circa 5 gloss;
- SolidOilLux: dà un effetto semilucido, con circa 60 gloss;
- SoliDeck: è un olio specifico per il decking, il parquet da esterno. L’effetto è semiopaco, con circa 20 gloss.
In un pavimento in legno, che dunque generalmente si estende per tutta la stanza, la brillantezza può fare moltissima differenza sulla percezione dello spazio e sulla stessa luminosità dell’ambiente.