Parquet e legno, il mercato sale e fa ben sperare
L’industria del legno fa segnare risultati confortanti. Secondo alcuni dati forniti da FederlegnoArredo relativi all’importazione dei principali prodotti legnosi nei primi tre mesi del 2016, si registra un incremento dei volumi dopo anni di difficoltà.
Tra gli indicatori di un maggior interesse verso il legno, spiegano da Assolegno, è legato all’incremento dei tempi di consegna, che sono praticamente raddoppiati (da 8-9 giorni del 2015, ai 15-20 del primo trimestre 2016, con punte di 6-8 settimane per i legno lamellare).
A beneficiare dell’incremento soprattutto gli acquisti di segati tropicali (+25), di legno lamellare (+10%) e di conifere (+5,3%). Un incremento che per primi ha sorpreso i maggiori produttori europei di materiale legnoso come Austria e Germania, che hanno fatto fatica a mettersi al passo con gli ordinativi italiani.
Secondo le proiezioni AssoLegno, il trend del primo trimestre 2016 che si è confermato anche nel secondo trimestre, è il segnale che la domanda e quindi la produzione continueranno ad aumentare fino alla fine di quest’anno.
Ma se da un lato c’è la soddisfazione per la ripresa di un settore che impiega centinaia di piccole aziende italiane, c’è la preoccupazione – per le associazioni di categoria – per la quota di legname che storicamente l’Italia è costretta ad importare nonostante il nostro Paese abbia il 30% del proprio territorio ricoperto da bosco non utilizzato. Questo induce ad importate una quota anche superiore all’80% di legname dall’estero, con conseguente aumento dei costi di produzione e riduzione dei margini operativi.
Legno e parquet in ascesa grazie alla tecnologia
Negli ultimi anni, però, il mercato delle costruzioni in legno, anche grazie all’evoluzione tecnologica, ha retto bene alla crisi, anzi ha fatto segnare segnali positivi e incoraggianti. Segnali che si sono trasferiti anche nel mercato delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni, così come evidenziano i dati sul mercato del parquet per il 2016.
Secondo le analisi di FederParquet, infatti, i numeri di previsione relativi all’anno in corso, dovrebbero confermarsi in base all’andamento del mercato dell’edilizia, che da qualche mese a questa parte sta facendo registrare una timida ma apparentemente solida ripresa dopo anni bui. L’incremento previsto per il prossimo biennio, poi, è superiore al 4%, anche grazie alle azioni di Governo e della manovra “Sblocca Italia”.
Proprio riguardo al parquet, le considerazioni sulle cause dell’incremento sono fortemente legate ai miglioramenti nelle tecniche di produzione che hanno portato sul mercato dei prodotti più resistenti e meno bisognosi di cure, a cui si è legata la nascita di prodotti per la cura del parquet non solo semplici da utilizzare, quanto altamente performanti e rispettosi dell’ambiente quali, ad esempio, le vernici all’acqua, le cere e gli oli della gamma Solid.