Il parquet in padouk
Lo chiamano “legno corallo”, per via del suo tipico colore che dà sul rosso. È il padouk, un legno diffuso in Africa e in Asia. Come ogni essenza, anche questa ha le sue particolarità e caratteristiche. Andiamo quindi a scoprire qualcosa in più sul parquet in padouk.
Indice
Da dove viene il parquet in padouk
Padouk — ma anche padauk oppure paduk — è il nome commerciale di una gamma di essenze che si ricavano da alberi del genere Pterocarpus. Tali piante appartengono alla famiglia delle Fabaceae (come il palissandro, il doussié, il merbau, l’acacia e il wengé).
Non c’è dunque un solo padouk, sebbene i legni più usati siano quelli del Pterocarpus soyauxii e del Pterocarpus tinctorius, entrambi africani. Oltre che in Africa (principalmente in Angola e Nigeria) gli alberi di Pterocarpus si trovano anche in Asia, soprattutto in India e in Birmania. Le varianti africane di questa essenza sono generalmente più leggere rispetto a quelle asiatiche.
L’albero di Pterocarpus ha diverse varianti, come già specificato, ma di base resta una pianta di grandi dimensioni che può raggiungere fino i 40 metri di altezza. Ha un fusto dritto e di alcune specie si utilizzano anche foglie e corteccia per le loro proprietà medicamentose.
Questo legno ha generalmente pochi nodi ed è caratterizzato da una tessitura stretta e da fibre leggermente intrecciate. L’alburno e il durame sono molto diversi: il primo è di colore rossiccio, con sfumature che vanno dal corallo al sangue vivo fino all’arancione pallido. Con l’essiccazione tende a scurirsi assumendo tonalità marrone porpora o rosso brunastro con venature rossastre. L’alburno è invece biancastro.
Come viene utilizzato il legno di padouk
Il legno di padouk viene usato in falegnameria per mobili, rivestimenti e scale, nonché per pavimentazioni e manufatti esterni.
In ebanisteria si utilizza per manici di coltelli o utensili, per oggetti decorativi e per la costruzione di strumenti musicali.
In passato veniva molto impiegato per il modellismo, ma oggi non si adopera quasi più per via delle polveri tossiche rilasciate durante la lavorazione: le reazioni più comuni sono irritazione agli occhi, alla pelle e alle vie respiratorie.
I pregi del parquet in padouk
- Il durame ha un’ottima durabilità.
- Resiste agli attacchi di insetti e funghi.
- Ha una stabilità elevata.
- È facile da lavorare.
- Gli elementi del parquet si possono tranquillamente fissare tramite colla.
I difetti
- Sprigiona polveri irritanti.
- Può presentare cipollature e fibratura irregolare
- Si ossida facilmente e cambia colore, scurendosi.
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in padouk
Con il suo evidente colore rosso, il padouk va protetto bene così da assicurare lunga vita al proprio parquet. Per “legno corallo” si può applicare sia una finitura a olio che una a vernice. Trattandosi di un’essenza che soffre molto l’ossidazione, e dunque i cambiamenti cromatici dovuti all’esposizione ai raggi solari, si consiglia di usare prodotti appositi che contengano filtri UV.
Questi sono presenti sia nelle vernici sia negli impregnanti della gamma Solid di Renner Italia.
Per quanto riguarda le vernici, queste sono a base acquosa, senza sostanze problematiche per la salute e per l’ambiente. Quattro le opzioni, che variano tra loro in base all’effetto luminoso:
- SolidZero, la più opaca;
- SolidNature, 5 gloss;
- SolidClassic, 20 gloss;
- SolidCrystal, 50 gloss.
Tra gli impregnanti, invece, a base oli-uretanizzati e anch’essi esenti da sostanze nocive per persone, animali e ambiente, troviamo:
- SolidOil, a effetto opaco e indicato per tutti i tipi di legno;
- SolidOilLux, che dona al pavimento una luminosa brillantezza.
La finitura, però, non basta. Il legno è un materiale vivo (la sua bellezza sta proprio in questo) e va mantenuto e curato quotidianamente. Per la pulizia di tutti i giorni basteranno panni e scope (anche elettriche vanno bene) ma in caso di sporco suggeriamo un detergente neutro apposito per parquet: SolidClean.