Il parquet in keruing
Il parquet in keruing, ottenuto dal legno di piante esotiche, rappresenta una buona scelta per chi cerca robustezza e duttilità: può infatti essere utilizzato sia in interno che in esterno.
Indice
Da dove viene il parquet in keruing
Il cosiddetto legno di keruing si ricava da diverse specie di alberi del genus Dipterocarpus, che comprende oltre 70 specie appartenenti alla famiglia delle Dipterocarpaceae.
Si tratta di piante sempreverdi, diffuse nel Sud-Est asiatico, soprattutto in Birmania, India, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam, Cambogia e Filippine.
Gli alberi raggiungono generalmente altezze che vanno dai 25 ai 60 metri, con tronchi diritti che possono superare il metro e mezzo di diametro. Sovente sono privi di rami fino a circa 20 metri. Ciò rende i tronchi molto adatti ad essere lavorati per ricavarne elementi di lunghezza notevole. I frutti hanno due “ali” che permette loro di “volare” lontano dalla pianta madre (da qui il nome del genere Dipterocarpus, che in greco significa appunto “frutti a due ali”).
Il legno che se ne ricava ha una grana perlopiù diritta, e una consistenza grossolana e uniforme. Ha un alta presenza di resina e il colore varia dal rosso chiaro al marrone. Con l’esposizione al sole tende a scurirsi.
Il keruing è un’essenza molto robusta, paragonabile al teak (per quanto riguarda gli urti, è ancora più resistente).
Come viene utilizzato il legno di keruing
Date le sue caratteristiche di robustezza e resistenza, il keruing è molto utilizzato come legno da carpenteria, per strutture pesanti come moli, ponti e strutture portuali. Inoltre si impiega nella costruzione di stand, per i pallet, per mobili e rivestimenti, per la pavimentazione industriale e per il parquet domestico.
I tronchi caratterizzati da densità più bassa della media sono impiegati per il compensato.
Anche il suo olio resinoso è molto usato, principalmente nell’industria farmaceutica e cosmetica.
I pregi del parquet in keruing
- È molto resistente a urti e usura, ideale per aree ad alto traffico.
- Ha una buona stabilità.
- Sopporta bene variazioni di temperatura e umidità.
- Presenta una naturale resistenza agli agenti atmosferici, nonché a funghi e insetti.
- Può essere installato sia in interni sia in esterno, per il decking.
- Sopporta bene sia la posa con le colle sia quella con viti, prediligendo quest’ultima.
I difetti
- Il legno non è facile da lavorare per via della presenza di resina. Tende ad essiccare molto lentamente.
- Se non correttamente lavorato, può andare incontro a una scarsa stabilità.
- Nonostante gli alberi crescano molto rapidamente e ve ne sia una grande abbondanza, è necessario controllare che il legno provenga da filiere certificate.
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in keruing
Il keruing è un’essenza a bassa manutenzione. Questo però non significa che si possa trascurare il prendersene cura. Come ogni parquet, va trattato come si deve per prolungarne al massimo durata e naturale bellezza.
Per questo consigliamo l’uso di prodotti ad alta qualità, come l’olio all’acqua SolidOil di Renner Italia (nel caso di parquet per interni) o SoliDeck (per il decking da esterno).
Il primo è un idro-olio a effetto opaco, che protegge il legno e lo nutre, preservandolo anche dall’azione ingrigente dei raggi solari, grazie a gli speciali filtri UV.
Il secondo è un protettivo all’acqua idrorepellente, anch’esso formulato con filtri UV, e specifico per parquet da esterno.
Per la quotidiana pulizia, invece, basterà togliere polvere e sporco con normali scope o panni. In caso di pulizia più approfondita, sarà utile un detergente neutro specifico per pavimenti in legno, come SolidClean.