Il parquet in cocobolo
Chi ha visto la (bellissima) serie tv Better Call Saul, spin-off della più celebre Breaking Bad, forse ricorderà una costosissima scrivania in legno pregiato che il protagonista acquista per il suo ufficio in uno studio legale. Quel legno è il cocobolo, e il personaggio di Jimmy/Saul confessa di averla comprata solo perché gli piace pronunciare la parola: cocobolo. Si tratta di un’essenza tropicale, molto pregiata e difficile da trovare, con la quale si possono realizzare anche pavimenti. Parliamo dunque del parquet in cocobolo.
- Da dove viene il parquet in cocobolo
- Come viene utilizzato il legno di cocobolo
- I pregi del parquet in cocobolo
- I difetti
- Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in cocobolo
Da dove viene il parquet in cocobolo
Cocobolo è il nome commerciale usato per il legno che si ricava dalla Dalbergia retusa. È un albero che appartiene alla famiglia delle Fabaceae, la stessa di molte altre essenze tropicali, come il doussié, il merbau, il palissandro, la sucupira e il cumaru.
Del genere Dalbergia fa parte anche il palissandro.
Si tratta di una pianta originaria delle regioni occidentali dell’America Centrale, soprattutto Panama, Nicaragua, Costa Rica e Messico. Può raggiungere i 20-25 metri di altezza.
Produce un legno molto duro, con un peso specifico superiore a quello dell’acqua (come l’ebano, non galleggia).
Il durame ha un colore arancio-rosso, a volte tendente al bruno, e una grana pronunciata.
Per le sue proprietà e per la resa estetica, il cocobolo è stato a lungo intensamente sfruttato. Questo l’ha reso una specie a rischio. Oggi è difficile trovarlo al di fuori dalle riserve e dai parchi naturali e occorrono permessi speciali per poterlo esportare e importare. Per questo motivo è molto raro e costoso.
Come viene utilizzato il legno di cocobolo
Oltre alle costosissime scrivanie, il cocobolo è impiegato per utensili di pregio, per manici di coltelli e calci di armi da fuoco, per strumenti musicali, archi da tiro e pezzi degli scacchi. Si usa anche nell’intaglio e nella scultura.
Al di là di arredi e piccoli oggetti, si adopera anche per le forniture navali e i pavimenti.
A causa dell’alto contenuto di oli essenziali, il legno di cocobolo è difficile da lavorare con le macchine.
I pregi del parquet in cocobolo
- Ha un’alta resa estetica e presenta colori molto originali, che variano da pianta a pianta.
- È un legno molto denso.
- Presenta un’alta resistenza all’acqua, ai parassiti e agli urti.
- È stabile e resiste a compressione e flessione.
- Può essere utilizzato anche all’esterno.
I difetti
- Il legno proviene da una specie a rischio.
- Ha prezzi molto alti.
- È difficile da reperire.
- Tende a ossidarsi e quindi a cambiare colore nel corso del tempo (ma questo non è per forza un difetto).
- Non è semplice da lavorare con le macchine.
- La lavorazione produce molti residui polverosi, che possono dare irritazioni.
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in cocobolo
Il cocobolo dà il meglio di sé con finiture a olio a effetto naturale. Per questo consigliamo due prodotti della gamma Solid di Renner Italia: SolidOil, che è, appunto, a effetto naturale, e SolidOilNature, a bassa opacità.
Si tratta di prodotti specifici per parquet, privi di sostanze problematiche per la salute e per l’ambiente e formulati con filtri UV, che ritardano l’ossidazione (caratteristica molto importante per chi installa pavimenti prodotti con questa essenza).
Essendo adatto anche per uso esterno, il parquet in cocobolo può essere trattato con un prodotto specifico per il decking come SoliDeck, un olio all’acqua antisdrucciolo e altamente protettivo.
Per la manutenzione quotidiana, invece, sarà sufficiente una pulizia leggere con panni o scope. Per rimuovere lo sporco, occorre adoperare un detergente apposito per parquet, ad esempio il nostro SolidClean, che non rovina il legno e non contiene sostanze pericolose per ambiente e persone.