Il parquet in caldén
Tipico dell’Argentina, il caldén è un’essenza legnosa molto particolare, considerata sacra dai popoli indigeni. Da essa si ricava il parquet in caldén, adatto specialmente in ambienti come il bagno e la cucina.
Indice
Da dove viene il parquet in caldén
La pianta da cui si ricava il legno comunemente chiamato “caldén” è la Prosopis caldenia. Si tratta di un albero della famiglia delle Fabaceae, come il doussié, l’acacia, il palissandro e il merbau. La specie è autoctona dell’Argentina ed è diffusa soprattutto nelle province centrali del paese, nelle aree caratterizzate dalle sterminate pianure conosciute come pampas.
La Prosopis caldenia preferisce i terreni aridi e sabbiosi, dove si aggrappa in profondità con le sue radici robuste. L’albero è molto resistente alla siccità e presenta un tronco che può arrivare a 2 m di diametro e a 12 m di altezza.
Produce un frutto commestibile, detto chaucha, che assomiglia a una carruba ed è oggi usato principalmente come cibo per gli animali.
Il suo legno è di colore rossastro, duro, a tessitura grossa e fibratura variabile. È denso e molto resistente. Sopporta bene l’usura e l’umidità.
Come viene utilizzato il legno di caldén
Per il popolo indigeno dei mapuche il caldén era un albero sacro. Coi suoi frutti, raccolti nella stagione estiva, preparavano una chicha (bevanda alcolica dell’America latina ottenuta dalla fermentazione di frutti, mais o cereali). Come già accennato, attualmente i frutti sono impiegati principalmente negli allevamenti come alimento per animali.
Oggi con il legno di Prosopis caldenia si producono mobili, contenitori per il vino, pavimenti, pali ed elementi per l’edilizia. Un altro uso tipico, in Argentina, è la realizzazione dei porongos, i tipici contenitori usati per gustare il mate, il tradizionale infuso che si beve in gran parte del Sudamerica.
I pregi del parquet in caldén
- è un legno duro e molto stabile;
- resiste all’usura;
- sopporta bene l’umidità, per questo è adatto per l’uso in bagno e cucina;
- è resistente alle sollecitazioni meccaniche.
I difetti
- si presta bene alla posa incollata ma non alla chiodatura;
- si ammacca facilmente.
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in caldén
Come molte essenze esotiche dure, anche il caldén va preferibilmente finito con vernice piuttosto che con oli impregnanti. La vernice, infatti, protegge meglio da ammaccature e graffi. Per mantenere bello e curato nel tempo il proprio parquet, è consigliabile adoperare prodotti di alta qualità, come quelli della gamma Solid di Renner Italia.
La scelta può cadere tra SolidZero, SolidNature, SolidClassic e SolidCrystal. Sono tutte vernici a base acquosa, a ridottissimo contenuto di solventi ed esenti da sostanze dannose per persone, animali e ambiente. Sono formulate con speciali filtri UV, che proteggono il legno dall’azione dei raggi solari. Tra di loro i vari prodotti differiscono per gli effetti più o meno brillanti.
Prima della finitura, si può passare una mano di fondo isolante all’acqua SolidBase, che va catalizzato al 10% con l’induritore Solid2K ed è consigliato per le essenze dure.