Il parquet in andiroba
Talvolta confuso con il mogano, il legno di andiroba è un’essenza esotica diffusa principalmente in Sud America e in America centrale. Tra i suoi molti usi c’è anche le realizzazione di pavimentazioni. Vediamo dunque caratteristiche, pregi e difetti del parquet in andiroba.
- Da dove viene il parquet in andiroba
- Come viene utilizzato il legno di andiroba
- I pregi del parquet in andiroba
- I difetti
- Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in andiroba
Da dove viene il parquet in andiroba
Conosciuto commercialmente come andiroba (negli USA viene anche chiamato crabwood), questo legno esotico si ricava dalla Carapa guianensis. Si tratta di un albero sempreverde che può superare i 30 metri di altezza e 1 metro di diametro. Cresce in America centrale e meridionale, specialmente in Guyana (da qui parte del nome scientifico), Guyana francese, Suriname, Venezuela, Colombia, Brasile e Perù. Lo si trova soprattutto lungo i corsi dei fiumi.
Appartiene alla famiglia delle Meliaceae, come la Swietenia, da cui si ricava il mogano, col quale l’andiroba viene talora confuso.
Il legno di Carapa è duro, compatto e pesante. Durame e alburno non sono ben definiti. In generale, il durame può andare dal rosa pallido al bruno-rossastro, scurendosi fino al marrone quando il legno di asciuga. L’alburno è rosato e, con l’essiccazione, vira verso il grigio e il marrone chiaro. Presenta venature dritte (talvolta intrecciate nei tronchi più grandi) e una tessitura medio-fine.
Come viene utilizzato il legno di andiroba
Le popolazioni indigene utilizzano da sempre l’andiroba, sia come legno da costruzione per imbarcazioni sia, soprattutto, per l’olio prodotto con i suoi grossi semi, che hanno la forma di noce e sono contenuti in frutto legnoso. Il suddetto olio (che dà anche il nome all’albero: Caruba, in lingua gneéngatù, significa proprio “olio amaro”) serve alla produzione dei tradizionali colori con cui gli indigeni dell’Amazzonia si decorano la pelle. Inoltre ha un potere repellente su zanzare e molti insetti (si usa pure come antitermite per i mobili). Viene anche impiegato per fare il sapone e, appunto, nelle candele anti-zanzare. Nell’industria cosmetica è molto richiesto per i prodotti da applicare sulla pelle.
Il legno si adopera in falegnameria, nell’industria navale, in quella del mobile (anche come tranciato e come rivestimento), per i serramenti e per i pavimenti.
Come già accennato, viene spesso utilizzato come sostituto del mogano.
Infine, gli alberi di andiroba si usano per la riforestazione necessaria in seguito a disboscamenti o a incendi.
I pregi del parquet in andiroba
- È un legno durevole.
- È stabile e ha una scarsa tendenza a deformarsi.
- Si può fissare sia con colla sia con chiodi e viti.
I difetti
- È sconsigliato in ambienti umidi.
- Ha una scarsa resistenza agli insetti e ai funghi.
- È poco impregnabile (quindi la finitura a olio è sconsigliata).
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in andiroba
Trattandosi di un legno poco impregnabile, l’uso di oli è decisamente non consigliato. La finitura a vernice è la scelta migliore, e quelle che valorizzano meglio l’andiroba sono le vernici lucide.
Noi suggeriamo quindi una vernice all’acqua semi-brillante, Solid Crystal, della gamma Solid di Rio Verde. Si tratta di un prodotto che rende il parquet piuttosto luminoso (50 gloss) e lo protegge da usura, calpestio e sporco. Ha una formulazione a bassissimo contenuto di solventi ed è priva di sostanze problematiche per la salute e per l’ambiente. Inoltre è dotata di filtri UV che mantengono a lungo il colore naturale del legno.
Per la quotidiana pulizia, basteranno scopa o panni morbidi. Per una pulizia più approfondità, sarà invece necessario un detergente neutro specifico per parquet come SolidClean.