Il parquet in amaranto
Caratterizzato da uno spettacolare e insolito colore violaceo, il parquet in amaranto si trova piuttosto raramente, ma è un’essenza dalle proprietà — non solo estetiche — molto interessanti.
Indice
Da dove viene il parquet in amaranto
Il legno comunemente chiamato amaranto si ricava dagli alberi del genere Peltogyne, appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, la stessa di molte altre essenze tropicali, come palissandro, doussié, merbau, bilinga e robinia.
Esistono diverse specie di Peltogyne (Peltogyne venosa, Peltogyne confertflora, Peltogyne pubescens, Peltogyne paninculata, Peltogyne purpurea, Peltogyne porphyrocardia) e tutte quante sono originarie delle aree tropicali dell’America Centrale e Meridionale, dal Messico al Brasile.
Generalmente questi alberi possono superare i 35 metri di altezza, con tronchi che raggiungono quasi un metro di diametro. La corteccia è squamosa ma è all’interno che le cose diventano assai più interessanti. Se l’alburno è di un normale colore biancastro, il durame, quando stagionato, assume la tipica tonalità amaranto che dà il nome al legno. Questo presenta una tessitura fine e una fibratura striata.
Il legno di amaranto ha molti nomi, tradizionali o commerciali. Viene chiamato anche purpleheart (cioè “cuore porpora”), guarabù, ipé roxo (per via delle caratteristiche simili all’ipe) e pau roxo.
L’amaranto, inteso come essenza legnosa, non va confuso con l’omonimo alimento, che invece si ricava da piante messicane. Queste danno semi commestibili che si possono mangiare nelle stesse modalità con cui si preparano i cereali.
Come viene utilizzato il legno di amaranto
Nei paesi d’origine è stato storicamente impiegato in costruzioni navali ed ebanisteria. Oggi si usa soprattutto per oggetti di pregio (dalle sculture alle stecche da biliardo), decorazioni, rivestimenti e strumenti musicali, oltre che per i pavimenti.
I pregi del parquet in amaranto
- Ha durezza e densità molto elevate.
- Sopporta molto bene acqua e umidità, e infatti può essere adoperato anche in esterno, per il decking.
- È resistente agli insetti, ai parassiti e ai funghi.
- Si lavora facilmente.
- Può essere posato sia con colle che con chiodi.
- Il suo atipico colore lo rende protagonista assoluto dell’ambiente in cui viene installato.
I difetti
- È poco reperibile.
- In quanto piuttosto raro a trovarsi, è generalmente costoso.
- Il suo maggior pregio — la peculiarità cromatica — può essere anche un difetto, visto che non è semplicissimo da abbinare e può non incontrare il gusto di tutti.
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in amaranto
Ogni parquet ha bisogno di cura costante per far sì che duri a lungo, mantenendo la sua naturale bellezza. Questo è ancor più vero per un pavimento prezioso come quello in amaranto.
Per quanto concerne le finiture, tale essenza dà il meglio di sé con una finitura a olio.
È importantissimo usare prodotti di alta qualità, e specifici per parquet, come quelli della gamma Solid di Renner Italia.
Per la posa in interni si può scegliere tra l’effetto opaco di SolidOil oppure per la brillantezza (capace di esaltare il viola) di SolidOilLux.
Per l’uso in esterno come decking, invece, esiste un olio apposito: SoliDeck, che ha un ottimo potere idrorepellente.
Tutti e tre sono oli a base acquosa, che non contengono sostanze dannose e nutrono il legno proteggendolo anche dall’azione ingrigente dei raggi solari, grazie agli speciali filtri UV.
Per la pulizia quotidiana, infine, si raccomanda l’uso di normali panni e scope. In caso di macchie, vanno impiegati detergenti specifici, come SolidClean, un prodotto che non rovina il legno e non contiene additivi che nuocciono alla salute e all’ambiente.