Il parquet in abete di Douglas
Le essenze del legno sono moltissime e ciascuna ha le proprie caratteristiche, non solo estetiche ma anche meccaniche. Oggi parliamo del parquet in legno di abete di Douglas.
- Da dove viene il parquet in abete di Douglas
- Come viene utilizzato il legno di abete di Douglas
- I pregi del parquet in abete di Douglas
- I difetti
- Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in abete di Douglas
Da dove viene il parquet in abete di Douglas
Tra i più alti e longevi alberi al mondo, l’abete di Douglas viene così chiamato per via del botanico scozzese David Douglas, che nell’800 portò per primo nel Regno Unito, dagli Stati Uniti, questa pianta allora ancora sconosciuta nel Vecchio Mondo. Chiamata anche douglasia costiera o pino dell’Oregon, il nome scientifico è Pseudotsuga menziesii. Si tratta di una conifera sempreverde della famiglia delle Pinaceae ed è diffusa sugli stati della costa nord-occidentale degli USA, principalmente l’Oregon e lo stato di Washington. Se ne trovano esemplari anche in Italia
Cresce velocemente e può raggiungere altezze di oltre 75 metri (l’esemplare più alto, chiamato “Doerner Fir”, supera i 100) e un diametro di più di 2 metri.
L’alburno è di colore paglierino. Il durame può tendere al rosso bruno. Il legno è piuttosto resinoso, con striature rossastre, e ha una tessitura media. Presenta un ottimo rapporto resistenza/peso, il che lo rende una buona scelta anche per usi strutturali. L’essiccazione è molto rapida.
Come viene utilizzato il legno di abete di Douglas
Da secoli, in Nord America, è uno dei legni più usati in falegnameria e carpenteria. Vi si fabbricano mobili, infissi, pannelli e parquet. Per il succitato rapporto tra resistenza e peso, viene largamente adoperato per travi, capriate, ponti e ogni tipo di struttura edilizia. Per via della sua rapida crescita, si usa inoltre nella produzione della carta e della cellulosa.
Viste le sue imponenti dimensioni, le lunghe assi sono pure impiegate nell’industria navale.
I pregi del parquet in abete di Douglas
- Ha un’alta resistenza meccanica.
- Presenta un’elevata stabilità strutturale.
- Se trattato con finiture di qualità, resiste bene alle intemperie.
- I nodi sono praticamente assenti.
- È relativamente economico.
- È una scelta eco-sostenibile.
- Si reperisce facilmente sul mercato.
- È più pregiato rispetto ai suoi “parenti prossimi” come il pino e l’abete.
I difetti
- Non è considerato un legno tenero ma ha una durezza medio-bassa.
- Ha una durabilità media.
- Non ha una grande resistenza a insetti, batteri e funghi.
- Non è adatto alle finiture a olio.
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in abete di Douglas
Come già accennato, il legno di abete di Douglas non si presta bene alle finiture a olio. Per esaltare e proteggere la sua naturale bellezza, dunque, occorre puntare su finiture a vernice di grande qualità.
Trattandosi di un’essenza relativamente chiara, consigliamo due prodotti specifici per parquet della gamma Solid di Renner Italia. Uno è SolidZero, una vernice bicomponente a base d’acqua e a effetto opaco, pensata proprio per i legni chiari. L’altro — che invece valorizza la luminosità di questa essenza — è SolidCrystal, che, all’opposto, dona al pavimento una semi-brillantezza.
Entrambe le vernici proteggono il parquet da sporco, calpestio e raggi solari (grazie agli speciali filtri UV, che rallentano l’ingrigimento del legno). Inoltre sono a ridottissimo contenuto di solventi e prive di sostanze dannose per l’ambiente e per le persone.
Per quanto riguarda invece la pulizia quotidiana, basteranno semplici scope o panni morbidi per la polvere. In caso di sporco, la scelta cadrà su un detergente neutro formulato appositamente per parquet, come SolidClean. È un prodotto a base acquosa, che non danneggia il legno.