FSC e parquet, scegli materiali e vernici ecosostenibili
Il mondo del parquet è una vera e propria giungla per gli acquirenti. Decine e decine di essenze, possibilità di scelta tra le finiture, tra le tipologie di listelli e di posa. Ma una sola cosa è alla base del parquet: il legno. Ma anche qui c’è un importante distinguo da fare, proprio perché si tratta di materiale naturale e perciò il suo consumo ha un impatto significativo sul mondo in cui viviamo.
Dal 1993, grazie all’interesse – tra gli altri – di alcuni gruppi ambientalisti come Greenpeace, WWF e Legambiente, è nato un sistema di certificazione indipendente e volontario legato ai prodotti legnosi e provenienti dal settore forestale. Il marchio, notissimo al grande pubblico perché presente su migliaia di prodotti anche di utilizzo quotidiano è FSC, acronimo per Forest Stepwardship Council®.
FSC e l’Italia
In Italia il marchio è presente ufficialmente dal 2001 da quando si è costituito un apposito gruppo di lavoro presso l’Università di Padova che oggi funge da ufficio nazionale per la promozione della certificazione e il rilascio delle licenze commerciali sul marchio.
Dietro il marchio c’è un rigido sistema di norme e protocolli ispettivi che le aziende che inoltrano domanda di certificazione devono seguire e rispettare, a cui si affianca un percorso di controllo sul mantenimento degli standard certificati, sia sulle foreste, sia sulle aziende.
Possono essere certificati tutti i tipi di prodotto a base legnosa, tutti i derivati del legno (pasta di cellulosa e carta) ma anche i prodotti non legnosi provenienti da foreste come miele, funghi, frutti di bosco, gomme e resi, purché provenienti da foreste gestite nel rispetto delle indicazioni FSC.
L’attenzione per l’ambiente, in Italia, è un tema di particolare interesse. Nel settore parquet, infatti, secondo una ricerca effettuata da Nielsen per ilFSC International, ben il 52,5% dei produttori conferma come sia propria una specifica richiesta dei consumatori a spingere le aziende a richiedere la certificazione. E ben l’81,5% dei produttori ritene che il marchio FSC costituisca un valore aggiunto. Valore aggiunto che si traduce quindi in un maggiore appeal sul mercato perché la consapevolezza sull’acquisto da parte dei consumatori li porta a ricercare prodotti ecosostenibili.
FSC non basta: anche le vernici contano
Scegliere un parquet certificato FSC è quindi il primo passo per avere un pavimento ecologicamente sostenibile. Il secondo passo da fare è quello di scegliere un olio o una vernice per parquet che abbia le stesse caratteristiche. Ecco perché Renner ha creato il progetto “Rennerlab – Eco Friendly” con cui si intensifica concretamente l’impegno dell’azienda nel rispetto dell’ambiente, tanto nel ciclo produttivo quanto nei prodotti finali.
un esempio? Le taniche che contengono le vernici e gli oli a marchio Solid sono prodotte in impianti alimentati esclusivamente da energia idroelettrica, eolica, solare o a biomassa e questo ne riduce sensibilmente l’impatto ambientale.
Ma l’impegno di Renner in questo campo è totale: tutta la produzione di vernici Renner Italia e di quelle della gamma Solid è sostenuta solo da energia elettrica proveniente da fonti sostenibili. Per questo l’azienda ha ottenuto la certificazione G. O. (Garanzie di Origine) e il marchio “100% Energia da Fonte Rinnovabile” con cui sottolinea la propria scelta di campo.
Un lavoro importante che già nel 2012 è stato riconosciuto e premiato dal Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare attraverso l’iniziativa “Il risparmio energetico in busta paga” con il Premio Impresa Ambiente 2012 che l’azienda ha conseguito per lo sviluppo sostenibile, il rispetto ambientale e la responsabilità sociale.
Renner Italia si è classificata prima nella categoria “Miglior Gestione” per «aver realizzato un progetto incentivante di contenimento dei consumi energetici che ridistribuisce ai dipendenti in busta paga il 50% dei risparmi ottenuti».