Perché scegliere il parquet (e alcuni errori comuni da evitare)
Pregiudizi, false credenze, errori comuni: quando si pensa al parquet e si decide di installarlo — o non installarlo — nella propria abitazione, è importante basarsi su informazioni corrette e non prendere abbagli. Per questo abbiamo deciso di fare una chiacchierata con Andrea Ori, product manager della linea Solid di Renner Italia. Ci ha spiegato perché scegliere il parquet, per quale motivo il legno è un materiale perfetto per le nostre case, e infine ci ha raccontato alcuni errori che più comunemente si fanno.
Perché scegliere il parquet e preferirlo ad altri tipi di pavimentazione?
La scelta di che tipologia di pavimento posare è uno dei primi pensieri, quando si acquista una casa. A guidare nella selezione di materiali e prodotti è il desiderio di avere qualcosa di bello che possa anche durare nel tempo.
Le possibilità sono molte: piastrelle, marmo, resina, legno… Tuttavia, come ci tiene a precisare Ori, «la maggior parte di quei pavimenti che non derivano dal legno sono in realtà prodotti di natura chimica».
La classica piastrella, infatti, è un impasto di diversi materiali (terrecotte, argilla, feldspati, caolini, sabbia silicea, quarzi e acqua), mescolati in quantità variabili in base al risultato che si vuole ottenere. A questi vengono aggiunti leganti chimici per creare il composto finale.
Anche le resine epossidiche, molto di moda negli ultimi anni, sono di natura chimica. Trattandosi di un materiale che si utilizza in gran quantità — servono circa 120 kg di prodotto per 100 mq di pavimentazione — c’è anche il rischio di sviluppare allergie. «E va anche considerato il fatto — aggiunge Ori — che la resina non è possibile ripristinarla, in caso di danneggiamento. Deve essere colato altro materiale chimico per sistemare le imperfezioni».
Perché scegliere il parquet? Rispetta la natura
«Optare per il parquet, nella propria abitazione, è la scelta più vicina alla natura che si possa fare» sostiene Andrea Ori.
Da diversi anni esistono legni ad “abbattimento controllato” — tanti alberi vengono abbattuti, altrettanti ne vengono piantati. Per essere certi della provenienza del legno che si vuole posare nel proprio appartamento è possibile cercare tra i prodotti certificati con le sigle PEFC o FSC.
PEFC è un acronimo che sta per Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes, un’organizzazione internazionale con sede a Ginevra, in Svizzera, che certifica la provenienza del legno da foreste a gestione sostenibile.
FSC, invece, è il Forest Stewardship Council. Anche questa è una ONG internazionale senza scopo di lucro, nata per lavorare alla corretta gestione forestale e alla tracciabilità dei prodotti derivati.
La presenza di una delle due certificazioni, indica quindi un basso impatto ambientale del legno.
Oltre alla materia prima, anche i trattamenti utilizzati per il parquet — come vernici, oli e cere — sono sempre più ecologici. «Rispetto a tanti anni fa — dice Ori — adesso si usano vernici all’acqua per parquet a ridotto impatto ambientale. C’è più consapevolezza sull’importanza di usare prodotti di qualità che rispettino l’ambiente».
Ne sono un esempio le vernici della gamma Solid di Renner Italia, a ridottissimo contenuto di solventi.
Il parquet nobilita l’immobile e ne innalza il valore
Quando si consultano gli annunci per comprare casa, si legge spesso: “Con tutti i pavimenti in parquet”, “Parquet in soggiorno”, “Parquet nelle camere”. Sono tutte precisazioni usate per suggerire che l’immobile è di pregio.
Il legno rende più elegante un stanza e “scalda” l’ambiente, sia a livello visivo che tattile (provate a camminare scalzi su un pavimento a parquet e su uno in ceramica o resina: la differenza è notevole).
«Un buon parquet costa come una piastrella di buona qualità, ma ha il vantaggio di rendere più prezioso l’ambiente in cui viene posato. Il legno nobilita l’appartamento, per questo è desiderato da tanta gente», chiosa Ori.
Il legno è fragile? Falso!
«Ho visto pavimenti degli anni ‘60 e ‘70 che sono stati carteggiati, stuccati, puliti e sono tornati più belli di quando sono stati montati. Prima di essere buttato, il parquet si può rinnovare» racconta Andrea Ori, che da product manager della linea Solid di Renner Italia negli anni ha assistito a molte operazioni di restauro.
Molto spesso, infatti, si commette l’errore di sostituire vecchi parquet quando invece è possibile farli tornare agli antichi splendori. Senza considerare che l’aria vissuta del pavimento in legno è una delle caratteristiche che lo rendono speciale. I segni e le sfumature di colore che cambiano con il passare del tempo donano un effetto unico, capace di raccontare una storia.
«Il legno più è invecchiato, più viene vissuto, e più diventa bello» continua Ori.
Se conservato correttamente, preservato dalle muffe e protetto dagli agenti atmosferici, può durare decine e decine di anni. E a differenza di una piastrella — che se si sbecca occorre sostituirla, rischiando anche di danneggiarne delle altre — il legno si può riparare con lo stucco o con una carteggiatura.
Per smentire la falsa credenza della fragilità del legno basta pensare alle traverse dei binari ferroviari. Un tempo erano tutte fatte in legno (di solito di faggio, di quercia, di rovere o di pino, trattati in modo da garantire la durabilità e la inattaccabilità da parte degli insetti e dei parassiti del legno). Questo proprio perché si tratta di un materiale che si consuma lentamente ed è molto resistente.
Ai giorni le traverse sono realizzate con materiali cementizi speciali o con il metallo, ma in alcune parti del mondo si prediligono ancora quelle in legno.
2 errori da non fare e 2 consigli da Andrea Ori
- «Non andate a cercare pavimenti in legno di bassa qualità. Spendete qualche euro in più per avere un legno certificato (PEFC o FSC), che possa quindi durare decenni. Un prodotto scadente rovina l’ambiente e nel lungo periodo richiede molta manutenzione extra, oltre che denaro per sistemarlo».
- «Evitate di lasciare sul parquet chiazze di acqua o di detersivi per troppo tempo. Il parquet è un elemento vivo, che assorbe i liquidi. Ma non fatevi spaventare dalla pulizia: il pavimento in legno si pulisce come un pavimento qualsiasi, l’importante è evitare ristagni. Non comprate detergenti a caso, ma solo i prodotti giusti, come SolidClean».
- «Usate vernici, oli e cere di ottima qualità. I prodotti Solid sono certificati, non fanno male alla salute e rispettano il pavimento in legno. Ci sono dei requisiti ben precisi, e le vernici Solid li hanno».
- «Chiedete aiuto ai professionisti del settore. Non lanciatevi in imprese fai-da-te per la posa in opera o per i ripristini delle superfici legnose. Meglio chiamare gente del mestiere per avere la certezza che tutto andrà nel modo giusto. Ci sono regole e misure che devono essere rispettate, e solo i professionisti possono garantire un lavoro perfetto!»