La boiserie e gli eleganti pannelli decorativi
Indice
Che cos’è la boiserie? È una decorazione basata sulla copertura delle pareti con pannelli di legno, variamente intarsiati, incisi e intagliati. La boiserie affonda le radici in tempi antichi: probabilmente già in uso all’epoca degli antichi egizi, nel Medioevo si adoperava nei castelli e nei palazzi, soprattutto nelle aree private. Lo scopo, prima ancora che decorativo, era puramente funzionale. Serviva infatti per l’isolamento termico di ambienti molto freddi e con molte infiltrazioni d’aria.
L’apice del successo, le boiseries la raggiunsero nella Francia del XVII e XVIII secolo. Lo stesso termine, che è francese, è nato proprio in quel periodo (ecco come si pronuncia). Impossibile non citare le boiseries della Reggia di Versailles, luogo centrale anche per la storia del parquet, come abbiamo visto nel nostro viaggio attraverso i secoli alla scoperta dei segreti della pavimentazione in legno. A Versailles i pannelli decoravano non solo pareti, ma anche porte, tramezzi e séparé. Molto spesso dei dipinti venivano incastonati nella boiserie, rendendola di fatto cornice di una pittura o di un bassorilievo.
Dall’antico al contemporaneo
La boiserie è sopravvissuta ai secoli e, nella sua versione contemporanea, esiste non solo in legno, ma anche in stucco o gesso ceramico, ma anche gesso, polistirolo e metallo. I pannelli possono essere lisci, intarsiati, incisi, pantografati o intagliati. In generale, le boiseries moderne sono un pretesto per arredare con eleganza e stile una camera un po’ anonima e senza personalità. Si possono scegliere per ragioni decorative, ma anche di protezione alle pareti. Solitamente impiegate soprattutto nelle case signorili d’epoca, oggi sono diffuse anche negli ambienti in linea con lo stile classico contemporaneo e shabby. Da non sottovalutare anche il loro aspetto funzionale: particolarmente apprezzate le boiseries coibentate o fonoassorbenti.
Boiserie, quale scegliere?
La scelta della boiserie non dev’essere affrontata con leggerezza e, soprattutto, deve essere affrontata solo dopo avere “battezzato” uno stile per la casa. Talvolta un pannello decorativo può, come detto, valorizzare uno spazio anonimo, ma c’è anche il caso in cui si rischia di appesantire il contesto.
Oltre che alle pareti — per tutta l’altezza o meno — può anche essere applicata al soffitto.
Legno, gesso, stucco o metallo: i materiali
- Boiserie in legno. È quella più diffusa. Il nome stesso deriva dal termine francese con cui si indica il legno: bois. Può interessare tutta la parete o solo una parte, fino a una certa altezza: è costituita da pannelli rigidi prefiniti e pantografati fissati alla parete con tasselli o colle speciali. Il lavoro è eseguito dai falegnami che traducono in realtà il progetto degli architetti. In questo caso, i pannelli possono avere spessori e decorazioni diversi. Lisci, con pattern, con modanature o intarsi. Possono essere forati per luci e prese, inoltre vengono in aiuto di chi vorrebbe spostare gli interruttori senza rompere i muri. Nel caso siano previsti dettagli complessi, è necessario che il progetto sia seguito alla lettera dal falegname.
- Boiserie in gesso, stucco o polistirolo. Più leggera e versatile di quella in legno, questo variante apre anche al fai da te. Gli elementi sono prefabbricati da tagliare su misura, incollati e dipinti del colore della parete.
- Boiserie di metallo. Meno frequenti ma si sicuro impatto sono le boiseries di metallo, su cui puntare magari per rivestire un pilastro. Le finiture più utilizzate sono gli acciai, il rame, l’ottone brunito o il ferro nero.
A doghe, bugnata, liscia o parquet: gli stili della boiserie
- Boiserie a doghe: può essere costituita da singole doghe, formate da perline incastrate le une alle altre e fissate alla parete. La disposizione può essere verticale oppure orizzontale (quest’ultima dà l’illusione di spazi più ampi). Esistono però anche pannelli pantografati per ottenere l’effetto doga.
- Boiserie bugnata: si tratta di pannelli pantografati per ottenere cornici e aree incavate e a rilievo. Il termine — usato in edilizia e architettura per tutti i tipi di rivestimento — deriva dal francese antico, dove buigne indicava le sporgenze e le protuberanze.
- Boiserie liscia: è costituita da pannelli a incastro senza decorazioni. È molto utilizzata negli interni dal design moderno ed essenziale.
- Boiserie a parquet: la pavimentazione in legno può benissimo essere usata anche sulle pareti, magari per dare un senso di continuità all’ambiente.
I tipi di legno
Esistono boiserie realizzare con quasi tutte le essenze disponibili sul mercato, persino il compensato.
L’abete e il rovere sono tra i più utilizzati. Il cedro, così come il larice, offre una grande robustezza e una lunga durata nel tempo. Per gli ambienti e gli stili più classici ed eleganti sono invece consigliati ciliegio, mogano e noce. Il teak, con la sua alta resistenza all’acqua, può offrire le migliori prestazioni per l’installazione di boiserie in bagno.
Bisogna poi tener conto delle finiture. Anche in questo caso ce n’è per tutti i gusti.
La boiserie attrezzata
Molto di tendenza negli ultimi anni, la troviamo specialmente nelle cucine e i salotti e nelle camere di hotel. I pannelli prevedono scanalature o cremagliere per consentire l’installazione di mensole, contenitori e altri elementi, ad esempio una mensola-comodino nel caso si scelga la boiserie come testiera per il letto.
Le insidie della boiserie: muffe e tarli
Applicare una boiserie non di legno può anche essere un lavoro da imbianchino o da fai da te. In questo caso, però, l’attenzione deve essere massima. Tra le insidie che la boiserie cela c’è quella di mettere i muri a rischio condensa o muffa. Prima regola da tenere sempre a mente: un pannello non risolve questi problemi. È necessario risanare la muratura dall’interno e dall’esterno, per poi procedere con l’installazione delle decorazioni.
Attenzione anche a tarli e formiche: se il legno non è di qualità e gli ambienti a rischio insetti, al legno è meglio preferire il gesso o il metallo.