Il parquet in paldao
Esistono moltissime essenze legnose e ognuna di esse ha le proprie peculiarità, non solo estetiche ma anche meccaniche. Quando utilizzate per i pavimento, ciascuna può essere più o meno adatta a particolari usi e determinati ambienti, come ad esempio il bagno e la cucina, oppure il decking per esterno. Oggi parliamo del parquet in paldao.
- Da dove viene il parquet in paldao
- Come viene utilizzato il legno di paldao
- I pregi del parquet in paldao
- I difetti
- Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in paldao
Da dove viene il parquet in paldao
Il legno di paldao si ricava dalle piante di Dracontomelon dao, una specie che appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae, della quale fanno parte l’anacardio, il pistacchio, il sommacco, il mango e il pepe rosa. È diffusa nelle aree tropicali dell’Asia, principalmente nelle Filippine, nel Borneo, in Malaysia, Borneo, a Giava e Sumatra, in Nuova Guinea, nell’India orientale oltre che in Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos e Myanmar.
Si tratta di un albero deciduo che può raggiungere oltre 40 metri di altezza, con un tronco bruno-grigiastro privo di rami nella parte inferiore (possono non essercene fino a 20 metri di altezza).
È conosciuto anche come Noce del Pacifico (per la sua vaga somiglianza con il legno di noce), Noce di Papua, Noce della Nuova Guinea, dao o, appunto, paldao.
L’alburno presenta un colore che va dal bruno chiaro al rossastro. Il durame, invece, è grigiastro tendente al marrone oliva, con caratteristiche striature scure. La tessitura è medio-fine e la fibratura è incrociata. Il legname è mediamente duro e resistente. Se levigato, si ottiene una superficie dall’effetto setoso al tatto.
Come viene utilizzato il legno di paldao
Il legno di paldao è impiegato soprattutto nella realizzazione di mobili, impiallacciature, tranciati decorativi e pavimenti. In ebanisteria, si adopera per gli elementi massicci.
I suoi frutti sono commestibili e vengono usati in alcuni piatti della cucina vietnamita. Se ne può anche estrarre uno sciroppo, che viene utilizzato nella preparazione di bevande fredde.
I semi dei frutti, invece, presentano delle caratteristiche sporgenze a forma di rombo, che ricordano — secondo i buddisti — i cinque volti primitivi del Buddha. Per questo vengono venerati in alcune zone del Laos e della Thailandia, dove si usano per costruire le tradizionali mālā, cioè i rosari buddisti.
Nella medicina tradizionale orientale, coi gambi dei frutti si produce un decotto con cui trattare le infezioni delle ferite. La corteccia serve invece per curare la dissenteria e come sostanza abortiva.
I pregi del parquet in paldao
- Ha una buona resistenza e durevolezza
- Esteticamente è molto attraente per via delle particolari striature.
- Sopporta il calpestio.
- È facile da lavorare.
- Può essere posato sia con colla che con chiodi.
I difetti
- Ha una bassa resistenza a funghi, parassiti e insetti.
- Se a contatto col metallo, il legno tende a scolorire.
Qualche consiglio per far durare a lungo il proprio parquet in paldao
La bellezza naturale del parquet, compreso quello in legno di paldao, va curata come si deve per essere mantenuta a lungo. Il “segreto” sta nell’uso dei prodotti giusti, dalla finitura alla manutenzione quotidiana.
Per quanto riguarda le finiture, il legno di paldao viene valorizzato soprattutto con gli oli. Noi ovviamente consigliamo quelli della gamma Solid di Renner Italia, specifici per parquet. Sono oli uretanizzati, a base acquosa, privi di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente e formulati con speciali filtri UV che hanno la funzione di proteggere il colore dall’esposizione ai raggi solari.
Si può scegliere tra SolidOil, a effetto opaco, SolidOilNature, a bassa opacità, e SolidOilLux, che invece punta sulla brillantezza. L’olio per parquet viene assorbito dal legno, proteggendolo a fondo. In caso di graffi, la parte danneggiata si può ripristinare carteggiando e passando nuovamente il prodotto nella zona interessata. L’intero pavimento va invece oliato periodicamente (da una a più volte l’anno, in base alle condizioni del legno).
Per la manutenzione quotidiana, invece, bastano scope e panni per togliere la polvere e, in caso di sporco, un detergente neutro specifico per parquet, come Solid Clean, che è base d’acqua, non lascia aloni e rispetta il legno.