Il parquet nella casa in campagna
Dopo le restrizioni alla libertà di spostamento causate dalla pandemia, sempre più italiani stanno cercando villini lontani dalle città o vecchie case coloniche da risistemare. Non c’è solo chi progetta di trasferirsi definitivamente, ma anche chi sogna una seconda casa in campagna: un luogo dove trascorrere l’estate, rilassarsi, divertirsi e riunirsi con amici e parenti. Piccola o grande che sia, spesso necessita di interventi più o meno importanti di ristrutturazione. A partire dal pavimento: i grandi classici, per le aree del centro-sud, sono solitamente il cotto e la pietra. Ma sempre più spesso c’è chi opta per il legno, tipico nelle aree rurali alpine e prealpine. Vediamo dunque qualche idea per il parquet nella casa in campagna.
Indice
Una galleria di ispirazioni per il parquet nella casa in campagna
In una grande cucina in stile rustico, un parquet in rovere è la scelta più azzeccata.
Una cucina in stile rustrial che gioca sui materiali — legno, metallo e marmo — e sui toni del bianco, del legno scuro e del nero.
Accogliente salotto pieno di elementi, in linea con l’estetica boho-chic. C’è tantissimo legno, valorizzato da molte piante.
Un ampio open space rurale, dove il legno e protagonista ovunque, dal soffitto alle pareti, fino al pavimento.
Il parquet rustico è perfetto per le camere da letto di una casa di campagna.
Un parquet in rovere per un salotto in stile scandinavo e minimale.
Meglio cotto o parquet?
Come già accennato, nelle classiche case in campagna il pavimento originario è spesso in cotto o in pietra. Nel caso in cui fosse possibile conservarlo o ripristinarlo con poca spesa, si può pensare di tenerlo.
Il pregio di questi due materiali sono la durevolezza e la resistenza, fattori importanti in un’abitazione che — per uso e contesto — ospiterà probabilmente molte persone e magari pure animali domestici. Inoltre, se non si adotta la saggia usanza di togliersi le scarpe all’ingresso, sarà facile avere le suole bagnate o sporche di fango.
Di contro, cotto e pietra sono freddi al tatto, e questo nei mesi invernali può non essere molto piacevole.
Più comune nelle aree settentrionali o di montagna, il parquet è invece l’ideale per la zona notte. Ma c’è chi lo preferisce in tutta la casa, cucina e bagno compresi. I pregi? L’eleganza e la versatilità del legno, che lo rendono adatto a molteplici usi e stili di arredamento. E poi la sensazione di calore e accoglienza che trasmette. Per non parlare della sua grande capacità di isolamento termico e acustico. Il parquet può infatti aiutare a mantenere l’abitazione fresca in estate e calda in inverno.
Come fare però per graffi e sporco? La soluzione sta nella scelta dell’essenza giusta e nella manutenzione.
Quale stile scegliere?
Il parquet rustico è sicuramente la scelta più intuitiva quando si tratta di pavimenti in legno per un’abitazione rurale. Per parquet rustico si intende sia quello prodotto utilizzando legno di recupero sia quello che, esteticamente, presenta caratteristiche più grezze, meno rifinite. Quindi nodi, venature evidenti, striature, tavole non perfettamente lineari. In questo caso si parla, appunto, di stile rustico — che proprio dalla campagna e dalla montagna prende ispirazione.
Tuttavia oggigiorno non è difficile imbattersi in abitazioni rurali che sposano altri stili:
- shabby chic o provenzale (entrambi con una predilezione per il parquet sbiancato o verniciato di bianco);
- scandinavo: con linee pulite e minimali, abbinate a essenze chiare;
- industriale: con graffi e imperfezioni che diventano protagonisti, e non più difetti da nascondere.
Quale essenza scegliere?
«Col rovere non sbagli mai» sostengono molti posatori. Ed effettivamente è proprio così. Oltre a essere l’essenza più utilizzata in assoluto per il parquet, è anche perfetta per le case di campagna.
Resistente, durevole e naturalmente rustico, il rovere si adatta a ogni stile ed è disponibile in molteplici formati e in svariate tipologie di lavorazione: spazzolato, anticato, sbiancato…
In base allo stile scelto, si può optare per lasciarlo al naturale, magari puntando su una finitura a olio, oppure installarlo sbiancato e renderlo lucido e luminoso con una finitura a vernice.
Altre essenze molto apprezzate — soprattutto per un ambiente in stile scandinavo — sono l’acero europeo o il pino. Entrambi chiari, sono più adatti per le camere da letto.
Per gli ambienti più frequentati, oltre che per bagno e cucina, si può invece pensare a legni esotici, particolarmente resistenti all’umidità, al calpestio e allo sporco. Tra questi ci sono sicuramente l’iroko e il teak.
La manutenzione del parquet nella casa in campagna
L’abbiamo già suggerito nei paragrafi precedenti: la corretta manutenzione è uno dei segreti per convivere al meglio con un parquet posato nella propria casa in campagna.
Per questo occorre scegliere, a partire dalla finitura, i prodotti giusti e di qualità, come della gamma Solid di Renner Italia, che presenta sia oli che vernici appositamente formulate per il parquet.
Tra le finiture a olio consigliamo SolidOil, che è molto opaco ed è adatto a tutti i tipi di legno, e SolidOilNature, più indicato per i legni chiari e poco opaco.
Tra quelle a vernice, invece, suggeriamo SolidNature, che regala un effetto naturale e poca brillantezza.
In tutti e tre i casi si tratta di prodotti a base acquosa, non dannosi per la salute e per l’ambiente, capaci di proteggere il legno dal calpestio, dallo sporco e dall’azione ossidante dei raggi solari.
Importantissima è inoltre la pulizia quotidiana, che potrà essere svolta con semplici panni e scope. In caso di sporco, ci si può affidare a SolidClean, un detergente neutro specifico per parquet, che non ne danneggia le superficie.