Tendenze parquet 2023: gli 8 trend per i pavimenti in legno
Dopo l’ottima annata 2021, in cui il mercato del parquet è cresciuto in tutta Europa, l’anno appena passato ha visto un calo nella richiesta di pavimenti in legno, dovuto principalmente all’inflazione e alle sempre maggiori difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Il parquet, tuttavia, continua a essere molto amato, anche se i gusti di chi lo acquista e di chi arreda cambiano costantemente. Quali saranno dunque le tendenze parquet 2023?
Ne abbiamo identificate 8.
Indice
Finiture a effetto opaco
È ormai da qualche anno che le vernici a effetto opaco si stanno affermando sempre di più, e non solo negli arredi ma anche in altri settori, in primis quello automobilistico.
Il parquet con finitura opaca è un’opzione sempre più popolare per chi cerca un’atmosfera elegante e contemporanea ma anche calda e accogliente per la propria casa. Un pavimento in legno senza riflessi si abbina bene a qualsiasi stile e a tutti gli ambienti domestici. La vernice opaca, inoltre, protegge benissimo il parquet da graffi e segni.
Ovviamente, per valorizzare al meglio la naturale bellezza del legno, bisogna adoperare prodotti di alta qualità, come la vernice all’acqua SolidZero della gamma Solid di Renner Italia. Formulata specificamente per parquet, è a riflesso zero (da qui il nome), ultra-resistente all’usura, a ridotto contenuto di solventi e priva di sostanze dannose per l’ambiente e le persone. Inoltre contiene speciali filtri UV che preservano a lungo il legno dall’ingrigimento dovuto all’esposizione ai raggi solari.
Colori naturali e neutri tra le tendenze parquet 2023
Il rovere nelle sue tonalità naturali sarà uno dei parquet più gettonati per il 2023. I pavimenti in legno color crema o miele, in generale, si abbinano bene praticamente a qualsiasi tipo di arredo e tinta delle pareti, e si adattano a ogni stanza della casa. In più regalano un mood caldo e rilassante all’ambiente domestico.
Questa tendenza va inoltre inquadrata in un trend ormai ben definito, e cioè quello dell’attenzione nei confronti dell’ambiente e delle risorse naturali. A livello ideale, un pavimento color legno naturale appare in qualche modo più autentico e meno artificioso.
Parquet rustici e texture ben evidenti
Perfetta unione tra i due punti precedenti — l’effetto opaco e i colori naturali — la valorizzazione delle texture tipiche del legno viene vista con sempre maggior interesse. A spingere in questa direzione c’è anche uno dei trend di arredo più amati negli ultimi anni, il cosiddetto cottagecore. Tale stile, ispirato alla vita in campagna, valorizza l’utilizzo di materiali naturali e le texture in evidenza, che donano profondità e carattere al pavimento, rendendo ogni stanza unica e speciale.
Via libera anche al parquet rustico, spesso prodotto con legno recuperato, quindi perfetto in un’ottica di risparmio delle risorse ed economia circolare.
In questo caso le finiture più consigliate sono quelle a olio, che fanno risaltare ulteriormente la naturale bellezza del legno, con le sue venature, i nodi e le imperfezioni. Nella gamma Solid di Renner Italia sono due gli oli a base acquosa che consigliamo: SolidOil, altamente opaco e adatto a tutti i tipi di legno, e SolidOilNature, poco opaco e pensato per le essenze chiare.
Parquet sbiancati
Particolarmente adatto agli ambienti minimali, il parquet sbiancato si ottiene applicando olio o vernice fino a ottenere la sfumatura desiderata. In base a quantità e densità di prodotto, le venature resteranno più o meno visibili.
Spesso la sbiancatura viene abbinata all’effetto spazzolato.
Il pregio di un pavimento in legno chiaro è che dona naturale luminosità alla stanza, e in più la polvere e lo sporco si notano meno.
Parquet affumicati
C’è chi li chiama fumé, chi affumicati, ma il termine giusto è parquet termotrattati. Come suggerisce il nome, il legno subisce un trattamento termico in forni che raggiungono temperature di circa 120°/180°. Durata e temperatura influiscono sul colore finale, che sarà più scuro e grigiastro rispetto a quello di partenza.
Oltre alle differenze di colorazione, il parquet termotrattato dà alla tavola una maggior solidità e ne migliora la resistenza a muffe, funghi e insetti.
Grande attenzione alle certificazioni
Sempre nell’ottica della preoccupazione generale per la salute del nostro pianeta, i consumatori prestano un’attenzione costantemente maggiore a tutto ciò che riguarda la filiera della produzione del parquet.
Le certificazioni forniscono informazioni sul modo in cui il pavimento è stato prodotto, sul suo impatto ambientale e sull’eventuale uso di composti chimici.
Le più diffuse, tra le certificazioni relative al parquet, sono l’FSC (Forest Stewardship Council) e il PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification). Esse garantiscono che il legno utilizzato per la produzione del parquet provenga da foreste gestite in modo responsabile e sostenibile.
Oltre al parquet in sé, vanno poi usate finiture frutto di cicli produttivi puliti, come nel caso della gamma Solid di Renner Italia.
Disegni a spina di pesce
Grande classico della posa del parquet, il cosiddetto disegno a spina di pesce non è mai davvero tramontato ma sta sicuramente vivendo un momento d’oro.
Esistono due principali varianti:
- la spina di pesce tradizionale (o italiana) in cui i listelli, tutti di dimensioni uguali, sono posati a 90° tra loro, in file parallele. La testa di un elemento si unisce al fianco dell’altro;
- la spina di pesce francese alla francese (o all’ungherese), dove i listelli hanno i lati corti tagliati a 45° o a 60° rispetto ai lati lunghi, e vengono disposti anch’essi a spina, ma testa contro testa.
Il pregio di questi tipi di posa è che danno dinamismo all’ambiente, per via dell’effetto visivo e della luce che va a colpire con angoli diversi il legno, creando piacevoli differenze tra gli elementi. Inoltre suggeriscono profondità in stanze di grande metratura (non sono invece molto adatti a spazi piccoli).
Piccola curiosità: già gli antichi romani impiegavano fin dal I secolo d.C. la posa a spina pesce per i laterizi delle strade.
I listoni larghi sono una delle tendenze parquet 2023
Già di moda da qualche anno, le tavole larghe sono caratterizzate da dimensioni più ampie rispetto alle tavole tradizionali, il che le rende particolarmente adatte per ambienti spaziosi. In commercio si usano diverse nomenclature: maxiplancia, doga, maxi-listone. Sono mediamente più costose delle altre e hanno dimensioni che variano tra 100/200mm di larghezza e 1000/2500mm di lunghezza.