Come riparare le crepature e le spaccature del parquet
A volte può capitare che nel parquet possano apparire fessurazioni e spaccature più o meno grandi. Si tratta di fenditure generalmente longitudinali, o che seguono comunque le venature. Essendo il legno un materiale vivo, tali difetti possono presentarsi in qualsiasi momento della lavorazione e dell’installazione del prodotto. E le potenziali cause sono molte: sbalzi termici importanti, urti, materiale difettoso, errori nella posa. Qualunque sia il motivo, vediamo cosa fare in caso di crepature e le spaccature del parquet.
Indice
Cosa fare se si scoprono delle spaccature del parquet?
La prima cosa da valutare è il tipo di danno. Innanzitutto verificare profondità e ampiezza della crepa o della fessura, per poi controllare se si tratta di una circostanza isolata o si presenta in più zone. Nel primo caso potrebbe trattarsi di un problema relativo a un solo elemento difettoso, posato male, o che ha subito un urto. Nel secondo, suggerire invece che qualcosa non va a livello di condizioni ambientali — temperatura e umidità — oppure che l’installazione non è stata eseguita a regola d’arte, magari senza rispettare i tempi necessari perché il legno si “abitui” all’ambiente prima di essere posato e poi utilizzato. In alcune situazioni la causa potrebbe addirittura andare ricercata a livello di massetto.
Ad ogni modo, il consiglio è di produrre una documentazione fotografica. Quando si tratta di piccole fessurazioni e spaccature si può intervenire anche da soli ma in certi casi occorre l’intervento di un professionista. E se risulta che alla base c’è un difetto nel prodotto o un pessimo lavoro di installazione, si potrà contestare il materiale o la prestazione al produttore o al posatore.
Le condizioni ottimali per un parquet
Prima di passare ad eventuali riparazioni, va tenuto conto quali sono le condizioni ambientali e d’uso ottimali per un pavimento in legno. Altrimenti il problema di fessurazioni e spaccature continuerà inevitabilmente a ripresentarsi.
- Umidità: dovrebbe essere compresa tra il 35 e il 65% (sarebbe meglio però non scendere sotto il 45%).
- Temperatura: tra i 15° e i 25°C. È preferibile non superare i 21° e non scendere mai sotto i 10°.
- Riscaldamento: quando iniziano i mesi freddi le stanze andrebbero riscaldate in maniera graduale. È consigliato utilizzare vaschette umidificatrici sui termosifoni per tutto l’inverno, oltre ad arieggiare periodicamente gli ambienti.
- Mobili: non concentrare pesi eccessivi su piccole porzioni di parquet. Applicare sempre i feltrini protettivi.
- Prodotti per la pulizia: non adoperare sostanze a base di alcool o solventi. Sono da preferire quei detergenti specifici per parquet come SolidClean. Fa parte della gamma Solid di Renner Italia, è a base acquosa e non rovina il pavimento.
Riparare le fessurazioni del parquet con gli stick a cera
Per le fessure molto piccole esistono degli stick di cera. Vengono venduti in kit con molteplici sfumature cromatiche, per avvicinarsi a quelle delle varie essenze del legno. Volendo si possono anche sciogliere e mescolare tra loro fino ad ottenere il colore giusto.
Dopo aver carteggiato leggermente la zona, si scalda lo stick (con il fon o anche soltanto con le mani) per renderlo più malleabile, e poi si sfrega sulla fessura in modo da farlo penetrare. Se occorre ci si può aiutare con una spatola. Al termine dell’operazione si carteggia per rimuovere gli eccessi e infine si ripristina l’area con la finitura a vernice o a olio.
Riparare le fessurazioni e le spaccature del parquet con lo stucco
Per intervenire su crepe e fessurazioni si usa generalmente lo stucco. In commercio ce ne sono tantissime tipologie, che si dividono in due grandi famiglie:
- stucco in pasta: è solitamente quello già pronto. È consigliato per piccole fessure. Trattandosi di un prodotto standard, la difficoltà sarà trovare quello che abbia il colore giusto per poter essere applicato sul proprio parquet. Una tonalità troppo differente potrebbe dare un effetto estetico non proprio ottimale;
- stucco in polvere: in genere si prepara miscelando un apposito prodotto alla polvere di legno del parquet stesso, così da ottenere la tonalità giusta e la densità più adatta al proprio pavimento.
Oltre a questo, lo stucco può essere monocomponente o bicomponente (con agente indurente combinato a un polimero). Questi ultimi tendono a indurire molto rapidamente, quindi richiedono una certa manualità ed esperienza.
La composizione, infine, può essere a base di: colla vinilica, resine epossidiche, polimeri acrilici, poliuretano, silicone, polisolfuri oppure oli vegetali.
Per un lavoro impeccabile dal punto di vista estetico e meccanico, è preferibile non usare stucchi già pronti. Questo perché — come già spiegato — l’unico modo per ottenere colore e consistenza giuste è adoperare la polvere di legno del proprio stesso parquet. È abitudine che il posatore ne conservi un po’ dopo l’installazione. Oppure si potranno andare a carteggiare o segare alcuni frammenti dei listoni che solitamente avanzano così da ottenere la polvere del taglio.
Nella gamma Solid c’è il prodotto giusto: è il SolidFiller, un legante specifico per la preparazione dello stucco a rapida essiccazione.
Si procede in questo modo:
- miscelare SolidFiller con la polvere di legno del proprio parquet fino a ottenere un impasto omogeneo;
- carteggiare il pavimento (con una carta a grana 100 e poi una a grana 150) nella zona interessata: quella stessa polvere potrà essere usata per l’impasto;
- applicare con una spatola una prima mano di impasto, che dovrà essere più liquido rispetto a quello da utilizzare per la seconda mano, così da andare in profondità;
- applicare la seconda mano, più densa;
- areare l’ambiente e aspettare l’essiccazione (circa un ora);
- levigare con carta fine e pulire con scopa o aspirapolvere;
- verniciare o oliare la zona.
Come già accennato, nel caso di spaccature importanti è sempre meglio rivolgersi a un professionista.