I trattamenti del parquet: decapato, sbiancato o anticato?

 In SOLID

Oltre alla classificazione, al formato, alla lavorazione della superficie e alla finitura (ad esempio con gli oli o le vernici, come quella della gamma Solid di Renner Italia), tra le tante possibilità offerte da un pavimento in legno ci sono anche i trattamenti. Ma in cosa consistono i trattamenti del parquet? Spesso chiamate tinte, consistono in procedimenti che danno al legno colorazioni differenti rispetto a quelle naturali.

L’eventuale scelta di uno di questi “effetti speciali” — chiamiamoli così — è ovviamente legata al gusto personale. Ma è importante conoscere quali opzioni abbiamo per poter prendere le decisioni migliori.
Vediamo dunque quali sono.

Il parquet sbiancato

Il parquet sbiancato

Si ottiene applicando olio o vernice. Le tonalità di bianco possono essere le più differenti, dal bianco ghiaccio brillante fino a quello tendente al grigio, passando per l’avorio.
L’effetto finale dipende dalla quantità e dalla densità del prodotto applicato, che lascerà più o meno visibili le venature del legno.
Il parquet potrà successivamente essere lasciato “liscio” oppure spazzolato, cioè passando spazzole rotatorie sulla superficie per togliere la parte più tenera e lasciare in evidenza quella più fibrosa (ne parliamo qui).

Lo sbiancamento interessa solo la superficie. Eventuali fori o solchi rivelerebbero il colore naturale.
Anche in caso di lamatura — ovvero la levigatura che rimuove lo strato più superficiale — il legno tornerà al suo colore naturale. In tal caso si potrà far realizzare nuovamente la sbiancatura da un professionista.

I trattamenti del parquet: il decapato

Il parquet decapato

Da non confondere con la sbiancatura, la decapatura consiste nell’accentuare le venature schiarendole (o, appunto, sbiancandole), a contrasto con il fondo più scuro.
Effettuata soprattutto su essenze come il rovere e il larice, in realtà la decapatura può essere realizzata su qualsiasi tipo di legno.

Le tecniche più usate per ottenere tale effetto sono due:

  • si applica della calce sulla tavola e poi la si mette più volte in un apposito forno. In questo modo le fibre rimangono più chiare. Si tratta di un procedimento generalmente più complesso e costoso;
  • si vernicia o si olia il parquet per poi, una volta asciutto, spazzolarlo e graffiarlo. È la tecnica più semplice e solitamente più economica.

Il parquet termotrattato

Il parquet termotrattato

Chiamato anche affumicato o fumé, è un processo che coinvolge l’intero elemento in legno e non solo la superficie.
Il parquet avrà una colorazione scura per tutto il suo spessore: in questo modo anche dopo una levigatura il pavimento non cambierà colore.

Il procedimento consiste nell’uso di forni ad alta tecnologia che raggiungono circa 120°/180° e hanno lo scopo di disperdere attorno al 50% dell’umidità interna del legno. In base al tempo e alla temperatura del trattamento si otterranno colorazioni differenti.
L’affumicatura darà anche una maggiore solidità alla tavola e la renderà meno soggetta ad attacchi di muffe e funghi e di insetti come tarli e termiti.
I pavimenti termotrattati possono essere usati tranquillamente anche in bagno e all’esterno. Il costo del prodotto è generalmente più alto.

I trattamenti del parquet: l’anticato

Il parquet anticato

Permette di ottenere un colore leggermente più scuro rispetto a quello di partenza, e un effetto più “vissuto”.
Il parquet anticato non va confuso con quello affumicato. In questo caso il trattamento è superficiale, praticato con lavorazioni meccaniche e chimiche tali da dare esteticamente l’impressione che si tratti effettivamente di un parquet antico.

Legni chiari, legni bruni, legni rossi e legni scuri