Parquet e sistemi radianti, la coppia perfetta

 In SOLID

Caldo e freddo sono le sensazioni che più influiscono sul grado di comfort che percepiamo in un ambiente. Proprio per questo motivo, negli ultimi anni, gli studi sulla qualità della vita negli spazi interni si sono concentrati soprattutto sulle soluzioni ideali per modificare le temperature rendendole quanto più vicine possibile alla soglia massima di comfort percepito da ogni individuo.

Così com’è riportato nello standard UNI EN ISO 7730, le temperature ideali a cui si dovrebbe mantenere un immobile sono comprese nel range tra 19°C e 29°C, ancora meglio se si riesce a mantenere la temperatura tra 23°C e 25°C, ovvero i valori in cui si registra il più alto numero di persone soddisfatte della climatizzazione dell’ambiente (94%).

Detta così, appare quindi abbastanza banale la questione. Eppure, non c’è solo la temperatura media di un ambiente da tenere in considerazione, ma anche l’uniformità della distribuzione nell’ambiente stesso e della sua umidità.

L’importanza del benessere termoigrometrico è quindi un tema di particolare rilevanza a cui sempre più architetti e ingegneri guardano con interesse, alla ricerca di soluzioni capaci di garantire il controllo pressoché totale sulla climatizzazione di uno spazio interno.

I parametri coinvolti nella definizione di comfort termico sono la temperatura dell’aria, la temperatura superficiale delle pareti, l’umidità relativa, la velocità dell’aria, l’abbigliamento, l’attività compiuta dagli occupanti e il loro adattamento.

Tutte variabili difficilmente prevedibili perché ogni immobile viene costruito con caratteristiche proprie e ogni occupante di quell’immobile avrà una percezione differente del proprio comfort termico rispetto a quella degli altri. Tornano così molto utili i parametri dettati dalla normativa per garantire standard diffusi.

sistemi radianti

Riscaldamento a pavimento, ecco la risposta

La soluzione più adatta a garantire l’uniformità nella distribuzione del caldo e del freddo sono sicuramente i sistemi radianti a pavimento che proprio grazie alla loro distribuzione su tutta la superficie dell’immobile, eliminano quei “punti freddi” tipici dei sistemi di riscaldamento a radiatori o termoconvettori.

Va da sé, che una volta determinato che i sistemi radianti a pavimento garantiscano risultati migliori in termini di efficacia, questo è altrettanto valido in termini di efficienza: sarà infatti più facile, quindi più veloce e meno dispendioso, raggiungere la temperatura desiderata.

Pavimento in legno: l’ideale per i sistemi radianti

Una variabile che può influenzare parecchio efficacia ed efficienza dei sistemi radianti a pavimento, è senza dubbio il materiale con cui è fatta la superficie radiante, ovvero il pavimento. La classificazione dei materiali avviene quindi grazie al cosiddetto coefficiente di contatto per pavimentazioni e descrive l’influenza della pavimentazione su persone a piedi nudi.

Questo, matematicamente, è dato dalla radice quadrata del prodotto tra la conduttività termica del materiale in esame, la sua densità e il calore specifico. Maggiore sarà il coefficiente, più alta sarà la capacità del materiale di trasferire il calore ai piedi nudi di chi vi cammina sopra.

Secondo lo studio condotto dal prof. Olesen, in Danimarca nel 1977, il grado di comfort più elevato (quindi il livello di insoddisfazione più basso registrato tra i soggetti aderenti allo studio), varia in base al materiale di cui è fatto il pavimento: pavimentazioni dal coefficiente maggiore, come calcestruzzo e piastrelle, raggiungo il punto ottimale attorno ai 27,5°C, mentre quelli con coefficiente basso, come il pavimento in parquet, lo raggiungono attorno a 25,5°C.

Facile intuire quindi perché sia più efficace ed efficiente utilizzare un pavimento in legno quando si installa un sistema radiante perché per raggiungere il livello di comfort ottimale, avrò bisogno di una temperatura superficiale minore rispetto a quella necessaria per altri materiali.

Parquet: comfort termico e salute

Garantire il comfort termico attraverso il sistema radiante, porta con sé l’esigenza di limitare le sostanze volatili che possono danneggiare la salute di chi vive lo spazio interno. Per farlo, è necessario puntare non solo su un parquet di qualità, con certificazione FSC e quindi garantito, ma è indispensabile utilizzare vernici, oli per parquet o cere che rispettano l’ambiente e la salute.

Le vernici all’acqua per parquet della gamma Solid sono particolarmente attente alla salute del bambino e rispettano la norma europea UNI EN 71.3 del 2002, che impone l’esclusione dei metalli pesanti da qualsiasi formulato. I prodotti Solid sono estremamente resistenti all’abrasione da calpestio e al contatto con liquidi freddi e soddisfano appieno le norme UNI EN 9115 e UNI EN 12720.

parquet flottante